27 maggio 2006

Ed io son qua

Buondì mondo! Oggi non sono meno contento o più contento di ieri, continua la quotidiana banalità dei giorni, delle ore, dei minuti. Ma fa niente, oggi reca meno fastidio del solito.

In vista di una sabato sera senza alcuna meta e senza alcun obiettivo, rimango col fiato sospeso per qualche ora, in attesa si sapere cosa fare. Dubito fortemente di trovare qualcosa di interessante da fare.

Lei è a Vienna a trovare un'amica. E quindi sono 2 giorni che penso a Vienna, ai suoi abitanti (quanto sono fortunati, poterla ammirare gironzolando per strade, negozi, bar, locali...), ed io invece sono qua.


Nulla da aggiungere, per ora.

26 maggio 2006

Strano ma vero

Strano ma vero...oggi scrivo prima della mezzanotte. Naturalmente scrivo tanto per scrivere, e nemmeno oggi pare sia stato il giorno della svolta. Perchè sto crescendo sperando ogni giorno in una svolta, ma rimango sempre deluso. Tutto ciò è deprimente. Chissà se in giro c'è qualcuno che sta nella mia stessa situazione, o che comunque sente di dover dire qualcosa a proposito del sottoscritto e di ciò che scrive. Forse non lo saprò mai, ma non è questo che mi preoccupa.

Posso affermare che la mia vita sociale ha fatto un gran passo da gigante, all'indietro. Oggi mi ritrovo con molti conoscenti, che sento di rado, nessun amico, senza una donna, senza una compagna di vita, senza amore, e senza famiglia. Senza lavoro, fra un pò, forse, senza soldi. Vivo in un mondo tondo pieno di "senza", l'essenza del mio mondo è il "senza". Fra un pò rimarrò senza sigarette (giusto per completare il quadro della situazione).

Preciso che anche oggi ho avuto la mia piccola delusione quotidiana: nessuna eMail, nessuno squillo, nessun contatto, nessun segno di vita da parte sua. Già, credo passeranno 1000 altri giorni così, ed io qui ad aspettare, anche se mi ripeto di non volerlo fare.

Ho bisogno di qualcuno.

25 maggio 2006

Corpo stanco, ora troppo solo

Di nuovo qua, simile ad un diario. Nonostante la stanchezza ho voglia di scrivere qualcosa. Come ho scritto varie volte nel mio diario personale, scrivo perchè penso di poter star in pace con me stesso, ossia, cerco la pace in me stesso scrivendo. Il più delle volte accade il contrario, mi sento così male a scrivere perchè devo ricordare, e ricordare fa male.
Altre volte mi lascio andare, permetto alla mia mente di andare ovunque, senza alcun limite, e mi rilassa. Ma il gioco non dura molto, mi ritrovo sempre a dover fare i conti con la realtà, una volta salvato il "post" e spento il pc.

Oggi è stato un altro dei molti giorni di dolore che ognuno ha, anche se dicevano fosse solo uno ("il giorno di dolore che ognuno ha"). Ogni volta che accedo alla mia casella di posta spero sempre di vedere il suo nome, in bella vista, l'unico che mi renda felice. Ed ogni volta rimango deluso, un piccolo dolore quotidiano che ormai mi accompagna da parecchio tempo. Non so esattamente cosa mi aspetto di ricevere da lei, ma vorrei che mi scrivesse qualcosa, giusto per farmi sentire che, ogni tanto, mi pensa. La vita è così strana: un anno e mezzo fa non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione, a dover aspettare, in modo oserei dire patetico, un messaggio di posta elettronica da una persona che ho visto 3 volte nell'arco degli ultimi 9 mesi. 9 mesi...e se la penso lì, nel letto, la vedo ancora con quel suo corpo sexy, ma anche con la sua tenerezza, che non vorrei mai svanisse dai suoi occhi. Quel mix di emozioni che mi fanno sentir vivo al solo pensiero di lei, solo immaginandola vicina.

A volte mi ritrovo nel letto a pensare a lei, ma in un modo strano: me la immagino lì, accanto a me, con gli occhi chiusi e un leggero sorriso che mi fa capire che è felice, e ciò rende felice anche me. Osservo la mia mano che accarezza i suoi capelli morbidi, e la pelle liscia dei suoi fianchi o della sua schiena. E piango, dal momento in cui mi accorgo di sognare, o dal momento in cui capisco che l'unica cosa che ora posso accarezzare è il mio cuscino. E a volte lo faccio.

Poco prima della sua partenza, lei era tornata per circa una settimana nella sua città, ed io ho dormito con il suo cuscino preferito: aveva il suo stesso profumo e, se mai in futuro mi capiterà di risentirlo, sarò così inebriato che, dentro, il mio cuore piangerà, ma solo di gioia.

Ogni giorno che passa capisco di averla persa per sempre, ma ogni volta mi ripeto che non posso convincermene, non posso esserne sicuro. Così ogni giorno demolisco e ricostruisco una speranza che mi tiene sempre compagnia, una speranza che è allo stesso tempo unica causa di dolore e unico motore di gioia.

Sono le 2.21, dormi amore mio, dormi serena perchè, anche se montagne innevate, boschi desolati, città semi deserte e mura fredde, questa notte, ci dividono, la mia anima è lì con te per assorbire ogni tuo dolore e renderlo mio, finchè l'alba, forse, renderà pace a questo mio corpo stanco, ora troppo solo.

23 maggio 2006

Periodo calmo, torbido e amaro

Cazzo, è così strano, per me, accorgermi solo adesso di quanto possa esser duro l'amore, solido come il muro dei sentimenti che lo costituisce. Sono qua che scrivo in un blog, non sapendo nemmeno quanto possa durare, in mutande, nella mia stanza. Mi guardo allo specchio e penso che non sono poi così male, ma per lei non sono abbastanza, o meglio, non sono stato abbastanza.
Ora mi vengono in mente solo le frasi più dure, quelle che hanno fatto più male, la prima fra tutte "Non pensare che quel bacio possa significare che noi staremo insieme", nemmeno detta per telefono bensì via chat. Una chat! Ancora una volta un gran dolore dalla chat.
Ma non è questo il punto. Mi manca, mi manca da morire (come dicono...). Perchè penso a lei ogni giorno, ogni maledetto giorno della mia vita? Forse perchè continuo a chiedermi questo, ma non solo. Mi sono innamorato di lei, perso, e non posso far nulla per avvicinarla a me. Questa è la condanna che qualcuno o qualcosa ha voluto appiopparmi. Questa è la mia corona di spine. Questa è la mia croce. Questa è la mia sberla quotidiana.

Tutto il mondo pare sia collegato a lei. Il mondo non gira attorno al sole, bensì attorno a lei: è lei che vedo risplendere nel cielo ogni giorno, che mi riscalda anima e corpo, è lei che mi permette di vedere tutto chiaro, è lei che crea la vita, la mia vita.

Questo mio mondo tondo è illuminato dalla sua anima, e senza lei mi trovo nella parte buia, impaurito, seduto in disparte, a riflettere su ciò che devo fare. Cerco ogni giorno un rimedio, un modo per sfuggire alla morsa del ragno misterioso, incerto, contrastante. A volte la immagino come un ragno nero, di medie dimensioni, che cerca di tessere la tela attorno a me, ed io lì, fermo, senza reagire, aspettando che sia lei a decidere se sono la mosca morta come pranzo dimenticato oppure la mosca morta perchè divorata.

Sento di aver perso una parte importante di me stesso, di averla donata a lei; e lei se l'è portata via dimostrando una totale mancanza di gratitudine. Proprio come quando si fanno dei regali, col cuore, e quei regali non vengono presi nemmeno in considerazione. Ho cercato di essere me stesso, e non ce l'ho fatta. So di non poter continuare a lamentarmi all'infinito, e poi, con chi posso lamentarmi? Conosco un tipo che solitamente dice "Non ho amici". Ora mi sembra proprio la frase più azzeccata.

E' la solitudine che fa da padrona in questa parte del cammino, in questo periodo calmo, torbido e amaro.

20 maggio 2006

Ritorno a casa...

Il ritorno a casa...che strana cosa, che strane sensazioni. Oggi più che mai. Il tipico, forse immaginario, complotto del mondo contro me stesso, in queste ore si fa sentire in modo più intenso. Mi lascia perlplesso, non oso pensare, rimango paralizzato, fermo, incapace di agire, incerto. L'incertezza è la luce guida della mia vita, per ora. Tutto giace sotto il velo dell'incertezza, il sentiero degli eventi che assume una forma di punto interrogativo. E rifletto su questo problema, privo, apparentemente, di soluzione.

Amore? Confermo la possibilità di un nuovo amore, ma ogni giorno mi innamoro di 5 o 6 persone. Intendo dire...ogni giorno incontro 5 o 6 donne con le quali potrei stare bene. Nonostante non ci sia ancora un forte sentimento, sono convinto, ogni volta, che quel sentimento possa nascere con quella persona, solo questione di tempo. Ed invece non sarà mai così. La vita non è mai come un film, la vita è un film.

16 maggio 2006

Ed eccoci qua...

Non saprei proprio come cominciare. Questa notte non ho dormito, ed ora, alle 6.54, mi metto ad aprire un nuovo blog, aspettando che il mondo, piano piano, si svegli.

Osservo dalla mia finestra un neonato cielo azzurro, ritagliato fra le mura di alcune case. C'è silenzio in città, e tutto pare stia dormendo un sonno profondo, tutti e tutto. Solo io, qua, davanti al monitor di un laptop, a scrivere frasi apparentemente prive di significato.

Per ora cerco di capire il motivo che mi ha spinto ad aprire un blog. Io non sono una persona a cui interessa inviare un proprio messaggio al mondo, o per lo meno non lo sono più. Qualche anno fa forse ero molto più interessato alla cosa, ma ora la situazione è profondamente cambiata. La mia vita sta sfilando al suon di una marcia stonata, la vedo mentre passa, con il suo sorriso ipocrita, e lo sguardo fisso avanti. Ciò che mi rende nervoso è sapere che un giorno, la mia vita, si confonderà con altre 6,2 miliardi di vite che la circondano e non la potrò più riconoscere.

Faccio subito una piccola precisazione: nella vita come in questo blog non sarò molto coerente perciò non stupitevi se la lettura di questo blog, a volte, potrà rivelarsi un'impresa.

In questo blog è PERMESSO FUMARE, anzi, quasi d'obbligo direi. Una buona e sana sigaretta potrebbe allietare la lettura, la scrittura, e rilassare la mente. Non sono proibiti l'uso di alcool e droghe leggere, ma si confida nel buon senso dell'utente.