31 luglio 2006

La vita è una sola

Non lo so, non so proprio cosa pensare. Io mi chiedo che gusto provi la gente a sprecare il tempo mancando di rispetto alle altre persone. Non riesco a capirlo, la gente è piena di problemi, però perchè deve rompere le palle anche agli altri?
Questa notte è una notte che non dovevo passare qua, davanti ad un pc, a scrivere quanto sono incazzato, dovevo essere in riva al lago, su una spiaggia dalla ghiaia fresca, a sentire i piedi accarezzare l'acqua fredda e sentirmi vivo. Invece sono qua, e non smetterei mai di dire "cazzo" se non stessi pensando di essermi scelto le persone sbagliate da tener vicino. Già, ho come l'impressione che il mio più grande difetto sia questo: non riesco a scegliere le persone adatte a me, nè come amici, nè come compagna di vita. Già mi vedo divorziato, con il cestino di casa pieno di rubriche, ossia numeri di amici che non rivedrò mai più in vita mia.
Ogni giorno la gente continua a dire "la vita è una sola" ma non sa nemmeno cosa sia la vita.

20 luglio 2006

C'è troppo superfluo in giro!

Sono 3 giorni che tento di scrivere un post: il motivo non sta nel fatto di non aver nulla da scrivere, anzi, accade proprio il contrario, ho troppo da scrivere. Come al solito ho 1000 pensieri ed ognuno di loro reclama la propria attenzione, proprio come se avessi in testa 1000 persone che saltano all'impazzata da un punto all'altro per farsi notare gridando "ci sono prima io!". A volte porto il laptop nel letto, e lì comincio a scrivere e a fumare, poi mi fermo, ripongo il laptop nella parte destra del letto, e vado alla finestra, o sul balcone, a finire la mia sigaretta. Poi mi sono accorto che se osservo la mia quotidianità, in ogni momento sto guardando il mondo da una finestra! Anche mentre sto camminando per strada, non ho mai la sensazione di far veramente parte del mondo in cui sto camminando, ma è come se avessi sempre una finestra davanti al mio volto, che purtroppo non posso decidere di aprire o chiudere a mio discrezione.

Nei giorni scorsi ho fatto un giretto per qualche blog nel tentativo di trovare qualcosa di interessante, ma la fortuna non mi ha assistito: è stata una mini delusione trovare solo robaccia scritta, probabilmente, senza nemmeno pensare, in una pausa caffè, o mentre si faceva dell'altro. Non riesco a capire il motivo per cui la gente si dedichi a costruire un blog (o un sito) quando non ha nulla da dire, o soprattutto, quando non "sente" nulla dentro se stessa.
La maggior parte delle parole che ho trovato erano superflue, proprio come quelle che ho trovato nella realtà... "c'è troppo superfluo in giro".
Sono felice invece di trovare alcuni blog scritti in forma scorretta, magari privi di un nesso logico, ma "strani" e creativi. Sono contento quando trovo un post che mi fa riflettere, che mi fa ridere, che mi fa piangere, che crea confusione nella mente, etc. Voglio poter leggere cose stimolanti, da tutti i punti di vista, non cose banali, superficiali, scontate: il mondo è già banale, superficiale, scontato di suo, perchè dobbiamo ribadire il concetto anche in un blog?
Stessa cosa vale per i commenti: come potete notare qua non c'è ancora segno di un commento, e magari qualcuno si chiederà anche il perchè. Un mese fa questo blog si trovava ad un altro indirizzo, avendolo trasferito qua ho perso tutti i commenti. Ma il punto è che in un post dove nominavo Vienna, ma in maniera marginale, ed era palese che il "messaggio" contenuto in quel post non riguardava Vienna ma una persona a me cara, ho trovato un commento di una tipa che diceva "ah, Vienna è stupenda, e cmq bello il tuo blog!". Ora, capisco benissimo che non tutti ragionano alla mia maniera, ma commentare un post in cui la città non contava un cazzo con quelle parole mi ha fatto innervosire parecchio.

Qua non sto tenendo sotto controllo la forma con cui scrivo, sto cercando di tener a bada i miei pensieri, la mia mente opppure la mia anima, e me stesso. Commentate come volete, per Dio, usate la testa!

17 luglio 2006

Sono al mondo, ma fuori da esso

Benissimo, oggi ho ritrovato un pò di tempo da dedicare al mio Blog. In verità tempo ne avrei in abbondanza, soprattutto in questo periodo di "transizione", ma non so perchè non mi son messo mai a scrivere qualcosa.
Innzitutto ho dato una ritoccatina al look del blog, alquanto semplice, ma efficace. Ma non mi soffermo su queste sciocchezze...piuttosto ho molte cose da dire (scrivere) che la mia mente, or ora, mi sta suggerendo.


Posso iniziare dal fatto che in questi ultimi giorni ho conosciuto una persona, una nuova persona, che mi ha fatto riflettere molto. Vorrei commentare, capire, ma è ancora presto per dir qualcosa a riguardo. Tralasciando le stranezze del caso, per certi aspetti assurde, si tratta di una persona che potrebbe interessarmi, ma non la conosco ancora abbastanza da poter capire ciò che provo.
A volte però rimango perplesso...da cosa? Dal modo, sempre diverso, con cui mi propongo alle nuove persone. Si tratta di una cosa che non posso, o non riesco, a controllare: lo capisco solo dopo qualche giorno, e la cosa mi rende parecchio nervoso.
Eppure non dovrebbe essere una cosa difficile apparire come si è veramente, basta essere se stessi, no? Non è affatto così, se io sono me stesso, finisco per apparire in un modo completamente diverso. A volte cerco di giustificare questo mio comportamento pensando che tutto dipende da una particolare situazione o dalla persona con cui sto interagendo, ma essere se stessi significa esserlo in ogni situazione e nei confronti di ogni persona. Mah, un giorno ne verrò a capo...

Vorrei parlare di me stesso, di questo periodo, delle idee che mi passano per la mente, dei miei progetti, dei film che ho visto, delle canzoni che ho ascoltato, ma in questo preciso istante, sento tutto molto vuoto.
Siamo a metà luglio, sto bucando la confezione di un Estathe, mi sento uno scout sfigato, con la puzza dell'ennesima sigaretta, non ancora spenta, nel posacenere cromato. La mia lampada verde illumina appena la stanza, quel poco che basta per proiettare qualche timida ombra sul muro. Osservo dei libri, ben riposti sullo scaffale, con la sensazione che siano semplici scatole vuote perchè questa notte, da loro, non imparerò nulla.

Sono già le 3.52, ormai possiedo un fuso orario tutto mio. Già mi vedo come un minuscolo bucherello nel mappamondo, sperando non sia di quelli gonfiabili. Sono al mondo, ma fuori da esso.

A volte, di notte, vado a sedermi per terra sul balcone: da lì posso osservare un paesaggio che tutto sommato non mi piace, ma amo l'aria, il silenzio, le luci, le stelle, la mia sigaretta, e, chiudendo gli occhi, attendo le prime luci dell'alba per sentirmi accarezzare il volto dalla tenera mano del Sole.

Circolo apparentemente chiuso, o concluso...(Video)

Rileggendo le parole del precedente post non sono riuscito a percepire la "carica" del messaggio, del sentimento che provavo mentre digitavo quelle lettere. Ho cercato di imprigionare quel pensiero in un piccolo, forse insignificante, video. Penso di non esserci riuscito, ma apprezzo (di me stesso) il tentativo.